Cari amici,

la sperata ripresa del baseball giocato, che ha visto e vede impegnate nei vari campionati quasi tutte le categorie giovanili oltre alla nostra massima serie, non ci fa dimenticare che questo sport viene praticato non soltanto all’interno dei campi da baseball, ma anche in altri luoghi.

L’importante è che vi sia uno spazio sufficiente per imparare ad impugnare una mazza, indossare con una mano un guantone e con l’altra mano lanciare la pallina .

Per approcciare al baseball si comincia così, con queste prime mosse, che già durante la frequenza delle scuole elementari possono essere insegnate con buoni risultati. I bambini – che sono il seme del nostro futuro – sappiamo perfettamente che sono delle “spugne”, ed assorbono tutto con una facilità disarmante.

Poi, per rendere l’insegnamento del baseball ancor più suggestivo e coinvolgente, si può abbinare la tecnica a qualche aneddoto ad effetto da raccontar loro. Ed il gioco è fatto!

Perchè vi dico tutto questo? Perchè vorrei portarvi alla scoperta di tutto ciò che significa il baseball al di fuori del campo di Via Minutara e di come viene visto questo sport attraverso gli occhi di un bambino.

Forse non tutti voi sanno che tra le varie attività cui il Modena Baseball si è dedicato da alcuni anni a questa parte – e, devo dire, con sempre maggiore soddisfazione, visti i risultati ottenuti – vi è quella svolta presso alcuni Centri Estivi, alla presenza delle relative educatrici.

Quest’anno, In particolare, presso i Centri Estivi della Scuola Primaria “La Carovana” e “Tommaso Pellegrini”. La risposta che abbiamo ricevuto in termini di partecipazione e di condivisione in questi mesi, nonostante il periodo delicato che stiamo vivendo, è stata superiore a qualsiasi aspettativa e ci inorgoglisce, spronandoci a continuare su questa strada, facendo sempre di più e di meglio.

I bambini sono capaci di regalare tanto, a partire dal loro instancabile entusiasmo, che è a dir poco contagioso, per finire alla loro incessante sana curiosità. Ed è per premiare tutta questa loro carica vitale che abbiamo pensato di rendere loro omaggio, ringranziandoli uno ad uno.

Per una volta possiamo anche mettere da parte i tecnicismi per dare il giusto spazio ai “nostri” bambini ed alla loro innegabile fantasia.

Vogliamo che siano loro i nostri “piccoli” protagonisti. e quando parliamo di piccoli, parliamo dai 3 ai 11/12 anni, di questa rubrica speciale che abbiamo loro dedicato e abbiamo pensato di  farlo nel modo migliore che noi conosciamo: pubblicando i loro disegni. Abbiamo chiesto ad ognuno di loro di proiettarsi in un campo da baseball immaginando di essere un giocatore.

Non si tratta quindi di disegni qualunque, ma qualcosa di mirato. Sono le raffigurazioni del baseball viste attraverso i loro occhi. Nelle loro splendide “imperfezioni”, direi che abbiano centrato alla perfezione il “soggetto”, accompagnato sempre – e questo è davvero un segnale incoraggiante – ad un elemento positivo, che sia l’immagine del sole, o quella di un prato verde con i cuoricini ai lati. 

Questo ci porta a credere che il messaggio che porta in sè il  baseball venga vissuto dai nostri bambini in modo rassicurante. Non potevamo che concludere nel modo migliore.

Un saluto ai nostri piccoli amici, ed un arrivederci a tutti voi dal vostro
Claudio “Champ” Campioli.

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