Cari amici appassionati di baseball e del Modena baseball, fino ad oggi le notizie che vi abbiamo pubblicato e che ci riguardano avevano un sapore di allegria, gioia ed entusiasmo, come è giusto che sia trattandosi di sport. Purtroppo la vita riserva anche amare sorprese e oggi vi devo dare una tremenda notizia che ha sconvolto in primis la sua famiglia e conseguentemente tutta la grande famiglia del Modena Baseball. All’età di 74 anni si è improvvisamente spento, a dispetto del soprannome, il nostro “Ferro” Antonio Ferrari. Come spesso avviene nel nostro mondo, “Ferro” – mi scuserete se lo continuo a chiamare così, ma per noi era e resterà Ferro! – era entrato nel mondo del baseball come genitore di Davide che poco più che bambino aveva iniziato a giocare. Poi la passione per il nostro sport e per il nostro ambiente lo aveva portato, nei primi anni 90, a ricoprire il ruolo di Dirigente della società. Nonostante il figlio avesse smesso di giocare, a metà degli anni 90, raggiunta la pensione dal lavoro, aveva di buon grado accettato il ruolo di Responsabile della manutenzione di tutto il nostro impianto. Ruolo che ha mantenuto fino ad oggi e che avrebbe continuato a fare per la stagione che sta per partire. Ha vissuto e gestito in questi 25 anni l’esplosione che ha avuto al nostra struttura, prima con un campo, poi con la costruzione del secondo ed infine con la realizzazione del terzo campo, rendendo l’impianto un giardino ed una delle più belle strutture del baseball in Italia. Burbero in talune circostanze ma con un cuore ben più grande dei campi che gestiva, sempre pronto a risolvere i problemi che si presentavano e le richieste degli allenatori e dei giocatori, era un punto di riferimento per tutti noi. Quello che diceva “Ferro” era legge. Se il campo non era praticabile per un acquazzone e “Ferro” diceva che non si poteva fare allenamento, che fosse il Mini baseball o la Serie A, nessuno obiettava niente, certi che comunque avrebbe risolto il problema e la partita del fine settimana avrebbe visto il campo perfettamente pronto, rasato e segnato. Tutto il Modena baseball si stringe intorno alla sua famiglia, la moglie Enrica, i figli Sara e Davide ed i nipoti, in un caloroso e commosso abbraccio. Siamo sicuri che da lassù continuerai a seguirci e ogni tanto, quando lo meritiamo, non lesinarci qualche rimprovero! R.I.P.  Antonio, noi continueremo a vederti così sul tuo trattore…ci mancherai. Claudio Campioli

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