Cari amici,

ci ritroviamo oggi  dopo il mio ultimo articolo pieno di ottimismo e speranza per il futuro,  purtroppo per darvi una brutta notizia che non avremmo mai voluto scrivere.

Il Modena baseball ed il baseball mondiale piangono la prematura scomparsa di un vero e proprio mito del nostro sport.

All’età di soli 66 anni ci ha lasciato, dopo una lunga malattia, Juan Castro Garcia.

Di nazionalità cubana, parliamo non solo di un un grande giocatore e poi di un altrettanto grande allenatore di baseball, ma per tutti noi del Modena, giocatori, dirigenti e allenatori, oltre che di un maestro, è stato un padre e un amico.

Juanito come era affettuosamente chiamato, nel 1992 era giunto 38 enne per la prima volta a Modena, per dirigere la squadra, fortissimamente voluto dall’allora presidente Antonio Bochicchio e dal lungimirante General Manager Gianni Malagoli.

La sua carriera da giocatore, parla da sola, 8 volte campione del mondo con la Nazionale Cubana, miglior ricevitore a livello mondiale nel periodo 1984 – 1988, premiato da Fidel Castro in persona (vedi foto a lato) ed inserito nella ristretta rosa dei più grandi campioni dello sport cubani degli ultimi 100 anni, in patria era considerato un idolo ed era maestro dello sport per le giovani generazioni.

A Modena, detto da lui, aveva trovato la sua seconda casa, “Modena per sempre nel cuore” dichiarava in una intervista del 1993.

Ed una seconda casa lo sarà per davvero, infatti per Modena sarà il manager del decennio degli anni 90.
Con lui la squadra nel 1995 vince il titolo Italiano di A2 ottenendo la promozione nella massima serie, esattamente 20 anni dopo la conquista dello stesso titolo del 1975.
Dal 1995 inizia per Modena, con lui alla guida, una lunga serie di anni di permanenza nel massimo campionato italiano, nel suo ultimo anno a Modena, il 1998, conquista la Coppa CEB a Mosca (vedi foto sotto), ritornerà poi  graditissimo e con rinnovato entusiasmo nel 2001 e nel 2002 contribuendo alla formazione della squadra che nel 2003 sotto la guida di Mauro Paglioli, suo secondo negli anni precedenti, con una stagione esaltante conquisterà la storica finale scudetto persa contro Bologna.

 

 

 

 

 

 

 

Tra le sue più grandi doti c’era il capire le persone e riuscire ad ottenerne il meglio, enorme competenza tecnica in grado di trasmetterla con semplicità, disponibilità a trasferire agli altri le sue conoscenze, sotto di lui fior di giocatori sono riusciti a dare il massimo, grazie a lui molti degli attuali tecnici del Modena si sono formati e cresciti tecnicamente.

Il baseball perde un grande personaggio e un grande uomo, la famiglia del Modena baseball si stringe alla famiglia di Juan in un fortissimo e calorosissimo abbraccio.

Buon viaggio caro Amico, riposa in pace Juanito.

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